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Il compositore ungherese Béla Bartòk nella sua importante pubblicazione "Scritti sulla musica popolare" definisce il canto popolare e il suo esecutore in questo modo:

 

L' "albero di canto" è il nome che si attribuisce a quei contadini che secondo l'opinione generale di un villaggio sanno a memoria un'infinità di melodie.

 

"Gli Alberi di Canto Teatro" diretta da Mariano Bauduin Ã¨ una compagnia di teatro dove tradizione e innovazione, musica colta e musica popolare, ricerca e conservazione della memoria, sono foglie di rami nati dallo stesso tronco che si nutre della stessa terra attraverso le medesime radici, le radici dell'anima, le radici del cuore, le radici di uno spirito nato 5000 anni fa, e che ancora allunga i suoi rami verso quell'immenso infinito che è la verticale dell'anima creativa dell'uomo.

I nostri lavori musicali e teatrali partono da questo concetto, così la nostra compagnia è impegnata continuamente nella ricerca di possibilità vocali e espressive. Infatti, i nostri lavori spesso partono da testi risalenti a spettacoli del ‘700 napoletano, oppure testi di teatro classico, o ancora, soggetti di opere in musica, che vengono rielaborati e riproposti ad un pubblico presente e contemporaneo che spesse volte quei linguaggi non può capire in quanto non gli appartengono più, quindi vengono ripresentati attraverso un operazione di riadattamento, o addirittura di riscrittura ex novo.

Tutto ciò comporta un continuo lavoro di ricerca e di studio che la compagnia ha affrontato per anni sotto la guida di Roberto De Simone e  che oggi continua con Mariano Bauduin, suo ventennale allievo e collaboratore. In fondo, lo stesso Pasolini si definiva figlio del passato, e noi, come figli di quel passato ci aggiriamo tra i ruderi della nostra storia,più moderni di ogni moderno.

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